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Probabilmente avrai sentito spesso pronunciare la parola multitasking. Ma cosa significa? 

Questo termine indica la capacità di fare più cose contemporaneamente. Rispondere alle e-mail, lavorare a un progetto e così via, mentre in sottofondo si svolgono altre attività, come guardare una serie TV o ascoltare un podcast.

Se sei una persona che ama spaziare tra attività diverse durante la giornata, questa ti sembrerà un’abilità straordinaria, utile a smarcare la “to do list” più velocemente e fare di più.

Ma il multitasking non esiste!

Gli esseri umani non possono concentrarsi su più cose contemporaneamente

Ma se il multitasking è un mito, come si fa a fare di più in un giorno? La risposta è semplice: concentrandoci sul compito che stiamo svolgendo.

Le ricerche sull’attenzione umana hanno dimostrato che possiamo concentrarci solo su una cosa alla volta. Ciò significa che quando cerchiamo di fare due cose contemporaneamente – che si tratti di azioni impegnative, come leggere un articolo accademico, o semplici, come controllare il feed di Instagram – il nostro cervello finisce per non fare bene nessuna delle due

Il passaggio da un’attività all’altra richiede tempo ed energia, anche se si tratta solo di passare da un paragrafo all’altro di un articolo che si sta leggendo. Il cervello ha bisogno di tempo per elaborare le informazioni che riceve, in modo da poter archiviare o scartare ciò che non ha senso o non si applica alla situazione attuale, prima di passare a ciò che c’è dopo nella nostra lista di cose da fare oggi.

Pensaci un attimo: quando hai iniziato a leggere questo articolo, cosa stavi facendo? Hai per caso interrotto un’altra attività?

Il multitasking: fare male due cose contemporaneamente

È normale sentirsi sopraffatti dal numero di cose da fare. Non sei il solo a sentirti così e questo non fa di te una cattiva persona.

Non è raro che le persone pensino di essere multitasking, anche se in realtà non lo fanno in modo efficace. Infatti, molte persone credono che se riescono a controllare le mail mentre parlano al telefono o a fare una passeggiata mentre ascoltano la musica, allora stanno svolgendo più compiti contemporaneamente. Ma le ricerche dimostrano che questo non è vero: anche se ci sembra di fare più cose contemporaneamente (e quindi di riuscire a fare di più), dal punto di vista cognitivo non esiste il multitasking. 

Quello che succede quando cerchiamo di fare due cose contemporaneamente è una sorta di cambio di attività – un processo in cui smettiamo di concentrarci su un’attività prima di iniziarne un’altra – che sottrae tempo a entrambe le attività svolte e interferisce con la nostra capacità di concentrarci su una di esse individualmente.

Il cervello ha bisogno di tempo per elaborare ciò che sta imparando

Il cervello può elaborare solo un numero limitato di informazioni in una volta, indipendentemente da quanto lo si voglia. Non è possibile svolgere un compito in multitasking e conservare tutte le informazioni. 

Tutti noi ci siamo trovati in questa situazione: stiamo cercando di imparare qualcosa di nuovo (ad esempio, a cucinare), ma continuiamo a essere distratti da altre attività (come controllare i messaggi di WhatsApp). Quando siamo stanchi o stressati, il nostro cervello non funziona bene e non riesce ad assorbire ciò che ci serve per svolgere bene il nostro lavoro.

donna impara a cucinare mentre controlla i messaggi

Se sei veramente multitasking, il tuo cervello è costretto a entrare in una “modalità di emergenza” in cui cerca di elaborare più input contemporaneamente, il che significa che uno di questi input non viene elaborato. 

Se vuoi davvero fare qualcosa al meglio, prova a concentrarti su un solo progetto alla volta. Concediti del tempo tra un’azione e l’altra, in modo che il tuo cervello faccia una pausa dall’elaborazione delle informazioni per ricaricare le batterie e fare spazio a nuovi input!

Il multitasking può portare al burnout: non programmare troppo

Abbiamo già detto che lavorare contemporaneamente a due attività obbliga il cervello a passare continuamente dall’una all’altra. In questo modo, il cervello utilizza una grande quantità di energia e può portare al cosiddetto burnout

Per evitare di esaurirsi con una programmazione eccessiva cercando di essere iper-produttivi, può essere utile fare una lista dei compiti da svolgere in ordine di priorità, compatibilmente con il tempo che si ha a disposizione, dedicandosi ad ogni attività singolarmente e facendo una pausa tra l’una e l’altra. 

Anche se il multitasking è un’abitudine che la maggior parte delle persone ha acquisito, non significa che sia l’unico modo per avere successo nella sfera lavorativa: a volte less is more!

Il multitasking non è possibile, ma organizzare i compiti sì

È ora di accettare che il multitasking non esiste. In realtà, il nostro cervello passa da un compito all’altro, creando un’illusione di produttività. Questo può portare al burnout e a decisioni sbagliate, oltre che a errori che ci fanno perdere tempo e denaro.

Una mente che si concentra su un compito alla volta è una mente più rilassata, che spreca meno energia e elabora veramente ciò che sta facendo, rendendo davvero produttiva la giornata lavorativa.

La prossima volta che ti sembrerà di essere alle prese con troppi compiti contemporaneamente, ricorda che non è colpa tua. Il cervello umano non è fatto per il multitasking!

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